Bitcoin per le imprese: ETF o autocustodia?
Riassunto
Sempre più aziende prendono in considerazione l’idea di detenere Bitcoin come riserva strategica. Ma sorge subito una domanda centrale: conviene acquistare Bitcoin direttamente e conservarli in proprio – oppure puntare su un ETF regolamentato? Entrambe le soluzioni hanno una loro logica, ma si distinguono profondamente sul piano contabile, normativo e fiscale.
ETF Bitcoin: Accesso Semplificato Attraverso Strutture Familiari
Un ETF su Bitcoin è uno strumento finanziario quotato in borsa che replica il prezzo di Bitcoin. L’investitore non possiede direttamente i Bitcoin, ma quote di un fondo che li detiene per suo conto. Questo comporta diversi vantaggi per le imprese:
Chiarezza contabile
Un ETF è uno strumento finanziario tradizionale. Può essere iscritto a bilancio come un’azione o un’obbligazione – spesso al valore di mercato. Questo semplifica la chiusura dei conti, le dichiarazioni fiscali e la comunicazione con revisori e investitori.
Nessuna competenza tecnica necessaria
Non è richiesto gestire chiavi private o wallet. La custodia è affidata alla banca depositaria. Per molte aziende è un vantaggio decisivo.
Chiarezza normativa
Gli ETF sono strumenti regolamentati e possono essere acquistati anche da soggetti che, per statuto o vincoli normativi, non possono detenere direttamente asset digitali. Le divisioni compliance li considerano una scelta sicura.
Ma questa comodità ha un prezzo: si rinuncia al controllo diretto. I Bitcoin appartengono al gestore del fondo, non all’impresa. E in tempi di instabilità, questa differenza può diventare decisiva.
Fiscalità: la rivalutazione dell’ETF può generare imposte anche senza vendita
Un aspetto poco considerato: quando il prezzo di Bitcoin aumenta, la rivalutazione di un ETF può far emergere un utile contabile tassabile – anche senza una vendita effettiva.
Esempio pratico
– Un’impresa con sede nel Canton Ticino acquista un ETF per 30’000 CHF
– A fine anno, il valore sale a 90’000 CHF
– → Utile contabile non realizzato di 60’000 CHF
Con gli standard IFRS o Swiss GAAP FER (in caso di valutazione al fair value), questo utile può comparire nel conto economico. E quindi:
Il fisco lo considera imponibile – anche se non è stato venduto nulla.
Aliquota nel Canton Ticino: circa 17,1 %
→ 60’000 CHF × 17,1 % = 10’260 CHF di imposte
Un’imposta reale su un utile solo contabile. L’azienda deve trovare liquidità per pagarla, pur non avendo venduto nulla.
Con Swiss GAAP FER è possibile iscrivere la rivalutazione in una riserva separata, fuori dal conto economico. In questo caso non si pagano imposte subito, ma solo al momento della realizzazione.
Autocustodia: Controllo Diretto, Sobrietà Contabile, Nessuna Imposizione Anticipata
Chi conserva Bitcoin direttamente – ad esempio con una BitBox02 o una configurazione multisig – mantiene il pieno controllo. E ottiene anche una gestione contabile molto più prudente.
Valutazione a bilancio
Bitcoin detenuti direttamente vengono trattati come beni immateriali. Sono iscritti al valore d’acquisto, indipendentemente dal prezzo corrente. Nessuna rivalutazione possibile. Eventuali perdite invece devono essere contabilizzate (impairment).
Trattamento fiscale
Finché non si vende, non c’è alcuna imposizione fiscale. Anche se Bitcoin sale da 30’000 a 200’000 CHF, in bilancio resta il valore iniziale.
L’imposizione fiscale avviene solo in caso di vendita reale – e solo sull’importo effettivamente incassato. Questo permette di pianificare in piena autonomia il momento del carico fiscale.
Confronto: ETF e Autocustodia in Caso di Aumento del Prezzo
Situazione: prezzo di Bitcoin sale da 30’000 CHF a 90’000 CHF
ETF con rivalutazione (fair value):
Il valore in bilancio viene adeguato a 90’000 CHF. Si genera un utile contabile di 60’000 CHF, che nel Canton Ticino comporta un’imposta immediata di circa 10’260 CHF (17,1 %). Non è necessaria alcuna vendita: l’imposta si applica anche se il guadagno non è stato realizzato. Questo crea un impatto diretto sulla liquidità aziendale.
Autocustodia:
Il valore in bilancio rimane invariato a 30’000 CHF. Non viene registrato alcun utile contabile. Di conseguenza, non vi è alcuna imposizione fiscale, finché non avviene una vendita reale. Nessun impatto sulla liquidità, massima flessibilità fiscale.
Quale scelta è più Adatta?
Dipende dagli obiettivi, dall’orizzonte temporale e dalla filosofia dell’impresa.
ETF: indicato per esposizioni tattiche, gestione liquida o primi approcci a Bitcoin.
Autocustodia: ideale per chi vede Bitcoin come bene stabile e strategico, fuori dai circuiti finanziari tradizionali e al riparo dall’inflazione.
Bitcoin significa anche sobrietà, responsabilità e sovranità.
E per molte PMI svizzere, la soluzione più lungimirante non passa da Wall Street, ma da una chiave privata.
Conclusione
Gli ETF Bitcoin offrono semplicità e inquadramento normativo, ma possono generare imposte anticipate su utili non realizzati. Nel Canton Ticino, un incremento contabile di 60’000 CHF può comportare oltre 10’000 CHF di imposte – senza vendere nulla.
L’autocustodia, invece, consente riservatezza, autonomia e controllo totale – e permette di differire l’imposizione fiscale fino al momento scelto dall’imprenditore.
Sta valutando l’integrazione di Bitcoin nella strategia aziendale?
La accompagno nella scelta del percorso più adatto, con strumenti concreti, senza tecnicismi inutili – e con una visione indipendente e sostenibile.